Appassionato da sempre al tema dell'arredo navale (ammirava Pulitzer e la sua famosa motonave Victoria del '31) Ponti ne fece diretta esperienza in quattro transatlantici rinnovati dopo la guerra.

Ma si trattava sempre di vestire, non progettare, il transatlantico. E allora le navi arredate da Ponti in questi anni -navi cariche d'arte, viaggiante annunciazione dell'Italia -ebbero due innovazioni nel rivestimento dei loro immodificabili interni. Pareti (e colonne) in leggerissimo alluminio, un impiego mai sperimentato prima, e soffitti illuminati: i bassi soffitti navali diventano leggeri spettacoli aerei (Conte Grande, Conte Biancamano, Giulio Cesare, Andrea Doria). Anche negli interni di navi, come negli interni di case in questi anni, Ponti scatena il divertimento decorativo per eccesso. E, come negli interni di case e nelle pagine di Domus in questi anni, l'arte italiana che Ponti imbarca è soprattutto ceramica: Fontana, Melotti, Leoncillo. E vasi di Gambone, Melandri, Zortea, e smalti di De Poli, disegnati da Ponti. E pittura di Fiume, in dimensioni teatrali.

Sono navi bellissime, che arrivano un po' in ritardo. Autore, Gio Ponti con Nino Zoncada.