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Chiesa di San Francesco al Fopponino in Via Paolo Giovio

1961 - 1964 Milano
Edifici religiosi, monumenti commemorativi;
Opere realizzate;

La chiesa non poteva che essere tutta interna a un antico giardino, e affacciarsi sulla strada cioè sul sagrato con uno stretto fronte, fra quelli dei due edifici vicini (anch'essi edifici religiosi, anch'essi di Ponti). L'invenzione è stata il legare le tre facciate in un motivo unico, spettacolare, che incamera il cielo: il sagrato diventa il cuore esterno di questa chiesa.

È da osservare anche in questa chiesa come più tardi nella chiesa per l'ospedale di San Carlo, 1966, la presenza della larga rampa di accesso (con balaustra inclinata all'infuori, svasata) che appare sollevarsi dal suolo per innestarsi al corpo della chiesa. Qui il problema è quello di come far partire l'edificio dal terreno. All'interno, l'altare è isolato i fedeli possono disporvisi intorno: le cappelle hanno -altra invenzione- ante chiudibili.

Col tempo le decorazioni si accumulano, dentro una chiesa, se la chiesa è viva. Così è avvenuto qui. Allora Ponti, nei suoi ultimi anni, avrebbe voluto mettere decorazioni sue: pensava a figurazioni in cartapesta, leggerissime, appese a fili nel vuoto del transetto, oscillanti con l'aria; e intorno all'altare, insieme al verde e ai fiori, anche degli acquari.