I colori nascono col segno, in Gio Ponti. Dalle ceramiche ai progetti di grattacieli degli ultimi anni. Ma i suoi colori nell'architettura non sono mai un segnale teorico come quella gaieté artificielle che egli rimproverava al Le Corbusier di Marsiglia: Bisogna pur avvertire che la gaiezza del colore deve esprimersi nella felicità intera dell'architettura... questi colori mi appaiono sospetti di inspontaneità. E non sono nemmeno "super grafica applicata" (alla giapponese anni Settanta): nel progetto di facciata in ceramica per Singapore, 1978, il divertimento di Ponti partiva dai colori per farne architettura.